Sosteniamo il benestare naturale degli animali
PREMESSA; identifichiamo il benestare come l’espressione libera e soddisfacente, contemporaneamente ed unitariamente, di ogni facoltà fisica e comportamentale dell’essere vivente che nel suo ambiente naturale edotto e guidato dalla sua conoscenza innata convive adeguatamente e reciprocamente, in equilibrio variabile, con tutti gli altri soggetti nel modo individualmente suggerito e pertinente, senza che obblighi inutili, coercizioni preconcettuali, induzioni e quant’altro deviino e ledano la sua immediatezza – necessità e la sua evidenza – determinazione.

I gruppi sociali per natura sono perfettamente armonici ed armonizzati tra di loro per reciproche relazioni effetuali.

In questo stato di inerzia vitale chiunque (l’uomo in particolare) sia disarmonico di per se stesso o disarmonizzato da altri fattori, turba e danneggia l’insieme.

Siamo contrari ad usare termini abusati in maniera tendenziosa e capziosa come benessere o intelligenza animale che si confanno a quei ragionamenti allineati e antropomorfizzati che non riconoscono alcun reale ed autentico criterio animale bensì affermano il riconoscimento dell’animale disanimalizzato ed assorbito in un ambito di regole e connotazioni civili e sociali, aliene dalla sostanza animale che invece per accoglienza e demonizzazione è tradotta “affettuosamente “ in una area innaturale dove valgono solo criteri associativi della specie umana, fatta eccezione nel caso in cui vengono annientati, macellati ecc…  infatti solo in tale caso viene loro riconosciuta la sostanziale differenza e giustificazione conseguente. Affermiamo che la diffidenza e la differenza preconcettuale con gli animali ed ogni altro organismo vivente siano l’origine di tutte le “anomalie, distorsioni, soprusi” che si ingenerano unilateralmente nel rapporto reciproco con l’uomo; inoltre tali assunti sono altresì albergo di speculazioni evidenti, malaffare, imbrogli ecc. più o meno celati e al contempo fonte di disagi e disastri ormai macroscopici.

La violenza silenziosa, affettuosa, garbata, legiferata nei confronti degli animali e dell’ambiente tutto è molto più invasiva, nociva e diffusa di quella concessa alla natura stessa per il suo autodeterminarsi causale. Giudichiamo al fine violenza arbitrale altrettanto inaudita e sanguinolenta il doping, l’uso di sostanze chimiche inquinanti in generale e specificatamente proibite e lesive l’organismo vivente;  tali pratiche talvolta favorite da compiacenze sociali silenziosamente, copiosamente, lentamente e crudelmente uccidono più di tutte le altre maniere dirette altrettanto efferate e spettacolari. Infatti le malattie iatrogene (cioè da farmaco) sono la seconda causa mortis negli USA.

La cura della medicina omeopatica è congeniale e rispettosa rigorosamente ed integralmente del benestare naturale animale. Esponiamo qui di seguito solo le più evidenti proprietà di tale adeguatezza:

  1. I rimedi omeopatici hanno una diretta origine dalla natura stessa. (Dalla natura alla natura e per la natura globalmente intesa).
  2. I medicinali omeopatici non inquinano (processo irreversibile) in alcun modo il terreno vitale e quindi non privano e non alterano il potenziale integrale specifico costituzionale di ogni individuo come invece si verifica con l’uso delle sostanze chimiche che riducono le capacità reattive e immunitarie (es: un soggetto intossicato ed immunodepresso dalle sostanze chimiche perde progressivamente la sua totipotentia relazionante).
  3. La similarità del concetto terapeutico omeopatico non induce un “obbligo cellulare” come invece si determina con l’uso delle sostanze chimiche fino alla dipendenza e depotenziamento del sistema vitale, bensì essa “regola” le disfunzioni dell’organismo secondo compatibilità ed attivazione strettamente individuale per cui è il soggetto stesso che coordina il proprio recupero funzionale-fisiologico (meccanismo farmaco cinetico).

Segue nella prossima comunicazione un decalogo orientativo del benestare degli animali da cosiddetta compagnia e dal cosiddetto reddito e sport.


Saluti omeopatici.
Cura ut valeas

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